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Il movimento della terapia familiare ha introdotto nel suo armamentario metodologico la scultura della famiglia come occasione innovativa. Oltre il perimetro degli strumenti standardizzati "puri", si aprono interessanti orizzonti per l'uso di strumenti "impuri" che possono essere considerati capaci di aprire nuovi orizzonti interpretativi e operativi nell'ambito del contesto terapeutico: la creatività, in questo senso, rappresenta uno degli espedienti che, in una direzione maggiormente fenomenologica, possa fare considerare il lavoro psicoterapeutico anche un gioco e un'arte. Il testo è suddiviso in due parti. Nella prima parte, c'è spazio per una riflessione sulla creatività in psicoterapia e su uno dei suoi compiti più ardui, la valutazione della famiglia. Dopo una ricognizione storica e critica sulle modalità d'uso e sui significati della scultura della famiglia, si descrivono le due consuete tipologie, classica e del tempo familiare, e si propongono due nuove forme di scultura: la scultura del tempo terapeutico e la scultura del terapeuta. Si propone, inoltre, una tecnica di osservazione e di analisi, attraverso una griglia di applicazione e una scheda per l'interpretazione della scultura. Nella seconda parte del testo sono riportati alcuni esempi pratici riferiti alle quattro tipologie di scultura proposte: per ognuna delle tipologie è analizzata una descrizione del caso clinico, una foto della scultura e la relativa griglia di analisi.